Chiusure

INCASTONATO TRA SCOGLIERECALCAREE SEGNATE DALLA INTEMPERIEE TRA DOLCI VALLATEGIACE CHIUSURE

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Incastonato tra scogliere calcaree segnate dalle intemperie e da dolci vallate, giace Chiusure, borgo medievale che preserva il suo fascino naturale da più di tredici secoli e la cui storia affonda le proprie radici nel suo terreno argilloso. Borgo Santo vi invita a scoprire il potere mistico della storia, dell’architettura e del vernacolo di Chiusure e a godere della Toscana nel suo splendore naturale.
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Chiusure è arroccato nel cuore di Crete Senesi, tra i borghi di Buonconvento e Asciano. La sua topografia, a sud di Siena, in una regione ricca di ulivi, viti, frutteti e tartufi bianchi, si distingue per le formazioni rocciose in argilla e pietra calcarea, che risalgono a più di 2.5 milioni di anni fa. Verdeggianti in primavera e giallo acceso in estate, i panorami offerti da Crete Senesi, punteggiati da querce solitarie e filari di cipressi, rappresentano perfettamente la Toscana, esattamente come la si vede raffigurata nelle cartoline.Le origini di Chiusure risalgono all’ottavo secolo, periodo durante il quale il borgo iniziò a svilupparsi attorno alla chiesa di Sant’Angelo in Luco. Essendo situato in cima al più alto rilievo di Crete Senesi, Chiusure fu utilizzato come punto chiave di osservazione e difesa della zona circostante.Nel 1313, la famiglia di Siena responsabile dell’amministrazione di Chiusure ordinò la costruzione di un monastero benedettino direttamente su di una collina boschiva a due passi dal villaggio. Fu così che sorse l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, fondata nel 1319 e completata nel 1526, da allora pietra miliare della regione - caratterizzata dai suoi mattoni rossi, in forte contrasto con le tonalità beige-grigie del paesaggio. Il suo maestoso chiostro, con la vastissima biblioteca e la farmacia dai prodotti atipici attirò pellegrini provenienti da tutto il Paese.
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Tuttora, i suoi visitatori restano ammaliati dalla imponente torre quadrangolare a ponte mobile, dai giardini immacolati e dai sublimi affreschi di Luca Signorello, insegnante di Michelangelo. I vini, i liquori di erbe e le pozioni curative prodotti dai monaci benedettini che seguono antiche ricette, trasmesse segretamente da una generazione all’altra, costituiscono solo un’altra delle attrazioni del borgo. Canti gregoriani tradizionali, capaci di commuovere anche i non credenti, si sentono echeggiare svariate volte al giorno. In molti modi, Monte Oliveto Maggiore rappresenta un microcosmo del Rinascimento italiano, movimento che segnò la storia e la cultura dell’Europa.
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Ogni anno alla fine di Aprile, Chiusure celebra il sapore erbaceo, dolce e terroso dei carciofi. La sua stagione inizia a metà primavera e dà spazio a una varietà di modi in cui è possibile prepararlo: cotto al vapore o stufato, crudo o fritto. Il suolo e il clima unici di Chiusure, uniti al metodo di coltivazione tradizionale, ne garantiscono la qualità e il sapore ottimali. La Festa del Carciofo, attesa dalla gente del luogo, dura quattro giorni e trasforma il borgo in un movimentato centro che si anima grazie al cibo, alla musica, alla danza e all’intrattenimento locali.
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Chiusure e Monte Oliveto si trovano al confine con il Parco della Val d’Orcia, una regione entrata a far parte dei siti del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2004. Il paesaggio, rimasto incontaminato, rappresenta dal Rinascimento una fonte di ispirazione per gli artisti. Mentre si visita la regione, bisognerà fare un salto nei luoghi che rappresentano al meglio la regione: Pienza (‘la città ideale’), Montalcino (patria del Brunello), Bagno Vignoni (con le sue sorgenti termali naturali) e Radicofani (caratterizzato dalla sua maestosa fortezza).
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A 20 miglia, o 35 chilometri, da Chiusure giace Siena, la punta di diamante della Toscana (sebbene i Fiorentini la pensino diversamente). Insediamento etrusco risalente all’alba dei tempi, Siena prosperò sotto il governo del regno longobardo nel tredicesimo secolo. La sua piazza, il Campo, a forma di conchiglia, è lo scenario che fa da cornice all’emblematico ‘Palio’, la corsa dei cavalli annuali che risale al 1650. Da non dimenticare, la Cattedrale di Siena, nota per i suoi splendidi pavimenti decorati da mosaici, per i suoi affreschi e per le opere d’arte di Michelangelo, Donatello, Pisano e Pinturicchio che contiene. Nel 1995, l’intero centro storico di Siena è diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.Chiusure, arroccato fieramente in cima alle imponenti colline di Crete Senesi, è il luogo in cui scoprire la Toscana nella sua essenza.
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